8 marzo – La Festa dell’onnipresente senso di colpa

Festa … Festa … Festa!!! Ma siamo sicuri che ci sia da festeggiare?

Si festeggia una ricorrenza, un anniversario, un compleanno … un giorno, cioè, che ricorda un evento speciale ma le donne, noi, oggi cosa dobbiamo ricordare? Qual è l’evento speciale che sottende la nostra festa?

Non credo sia la possibilità di uscire una sera fuori con amiche o simili per una pizza, una serata per ballare o nelle occasioni più spregiudicate per uno spogliarello maschile o giù di lì ….
Eppure per molte di noi e, forse, per la maggioranza l’8 Marzo si riduce a questo!
E’ riduttivo? No è come stanno le cose, oggi!
Si potrebbe imputare la responsabilità alla tv che mercifica il corpo femminile, ma allo stesso tempo si può ribattere che la tv è seguita per la maggior parte del tempo da donne. Si potrebbe dire che la colpa sia del potere maschile che impera ovunque, dal mondo della politica, alle imprese e comunque nei posti che contano? Si potrebbero trovare tante colpe e tanti imputati, ma niente di tutto ciò riuscirebbe a mattere a fuoco perchè l’unico momento che, nella pratica, dedichiamo “forse” esclusivamente a noi stesse sia un giorno solo all’anno, anzi un pomeriggio o solamente una serata. A molte neanche quello!
Il problema per le donne è, secondo me, l’onnipresente senso di colpa e di inadeguatezza. Per qualsiasi cosa facciamo o diciamo, di fondo, sappiamo che stiamo rinunciando o togliendo spazio e tempo a qualcosa d’altro.

  • Siamo a lavoro, pensiamo alle cose da fare a casa.
  • Siamo a casa, pensiamo a quello che abbiamo traslasciato a lavoro.
  • Abbiamo un figlio, pensiamo al tempo che togliamo al nostro compagno.
  • Abbiamo il secondo figlio, pensiamo al tempo che togliamo al primo e così via …
  • Usciamo per una passeggiata o per guardare vetrine, pensiamo che per la cena stasera non abbiamo niente in frigo di già pronto.
  • Se siamo single, anche quelle più incallite e determintate a restare tali, prima  o poi troviamo qualcuno o più spesso qualcuna che ci chiama zitelle e penseremo che la colpa della condizione “indesiderabile” è nostra …
  • Se siamo in coppia, pensiamo che le single si tengono meglio di noi perchè hanno tempo e probabilmente voglia ed è per questo che spesso i nostri compagni si distraggono
  • Se il nostro compagno ci maltratta, pensiamo che abbiamo un carattere insopportabile e che lui fa bene a comportarsi così perchè una come noi chi la vorrebbe?

L’elenco è ancora molto lungo ed ognuno può riempirlo come vuole … il leitmotiv è il perenne senso di colpa e di inadeguatezza.  Non importa in che posizione sociale ti trovi  o che ruolo occupi ( anche se per chi è economicamente e culturalmente  indipendente la situazione è migliore ), se sei una donna sei meno all’altezza di quello che gli altri si aspettano da te. 
E quando potremo quindi mai festeggiare? Quando tra gli altri, quelli che si aspettano di più da te, saranno appunto solo “altri” e NOIci piaceremo così come siamo, con le nostre mancanze e debolezze.
Quando ogni donna stimerà l’immenso PATRIMONIO EMOTIVO che la natura le ha regalato e comprenderà che è un tesoro inestimabile e più che adeguato per vivere una vita, qualsiasi essa sia, degna di essere vissuta. In ogni sua sfaccettatura, in ogni suo momento.

BUONA FESTA delle DONNE a tutti

 

 

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