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La bellezza dell’Italia – Un tempio-teatro unico al mondo
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La bellezza dell’Italia – Un tempio-teatro unico al mondo da visitare, scalare e vedere a Pietravairano.
Il corpo umano di Paolo Giordano
Odore … la realtà è odore. E’ tatto. E’ anche coraggio e paura insieme.
Coraggio per partire verso la guerra e paura per poterla scansare, o semplicemente cavarsela. Il senso di onnipotenza pervade la prima parte del libro, come la prima parte della vita … di quando si è ragazzi, e tutto è tuo e tutto sembra non dover finire mai.
E allora anche un’uscita in una landa desertica … è un’occasione per mettersi alla prova e andare fuori: perchè la guerra dei nervi, dell’attesa è la più difficile da combattere! Specie se si è giovani.
Ma ordini sbagliati, dati con leggerezza mettono a repentaglio la vita di questi soldati e saltano gli schemi consolidati. In un attimo si diventi grandi, anzo vecchi e tutto non è più come prima. La morte insieme cesura e realtà.
Ho amato molto questo libro di Giordano, molto più del suo primo che mi è parso incompiuto. E ho amato la sorte di questi ragazzi che tornano dalla guerra, non tutti, feriti ma adulti. Chi può mette i conti in pari … ma non sempre vi a pareggio, purtroppo. La realtà non fa sconti a nessuno. Bellissimo il cameo della soldatessa Giulia, finalmente una donna vista in un ruolo diverso dalla madre, moglie, amante, svampita, arrampicatrice, insomma fuori da un luogo comune. Eppure donna, anche in un plotone di uomini, anche in guerra.
Da leggere ..
27 Gennaio – Il giorno della memoria. Il viaggio
Entrata di Auschwitz – 12 Giugno 2012: io e Andrea
Non ci sono parole adatte, neanche quelle terribili possono dare l’idea. Un orrore!
Nella palazzina-carcere, soffocante persino in una luminosa giornata di giugno, Andrea si avvicina ad un antro murato per metà, altezza un metro, non di più, e dice inorridito pensando al cagnolino dei nonni:
<<Mamma, ma qua dentro tenevano il cane?>>
La guida gli risponde al posto mio:
<<No, ci facevano entrare quattro (4) persone dentro e chiudevano la stia per una notte intera. Al mattino i sopravissuti, se non avevano ossa rotte, andavano a lavorare nelle fabbriche.>>
Ho preso Andrea per mano e siamo usciti fuori. La nostra visita è finita lì!
Viaggio … un cammino.
Qual è la cosa più preziosa che ti regala un viaggio?
La consapevolezza di avere dei pregiudizi e la possibilità di poteresene liberare.
Ecco il motivo per cui val la pena di affrontarli, sempre!
Vicini e lontani; intimi o comunitari che siano.