Io credo che dal lato medico nessun danno può venire nè alla linea estetica del corpo, nè allo statico degli organi addominali femminili e sessuali in ispecie, da un gioco del calcio razionalizzato …
Ecco una parte della sentenza medica che nel 1933 autorizzò l’avvio del giuoco del calcio femminile. Siamo in piena era fascista, in una Milano in bilico tra modernità e oscurantismo. Tre sorelle e un po’ di amiche iniziano ad allenarsi per mettere su una squadra di calcio femminile.
Non scrivo molto di più sulla trama perchè non voglio togliere a nessuno il gusto di scoprire questo pezzetto di storia dello sport.
Io non lo conoscevo e mi ha affascinato molto.
La caparbietà, l’intraprendenza e il coraggio delle donne fa capolino ad ogni pagina.
Il libro è diviso in due parti. La prima romanzata e godibilissima di Federica Seneghini è da leggere tutta d’un fiato. La seconda parte, un’intervista a Marco Giano, storico dello Sport, offre una panoramica completa sul calcio femminile oggi.
Inoltre, e cosa non da poco, l’autrice ha citato le sue fonti con esatezza e dovizia di particolari, in modo che chiunque abbia voglia di approfondire può farlo agevolmente.
Leggetelo perchè la storia di tutte noi e della nostra libertà passa anche attraverso le imprese di queste giovinette.
E dulcis in fundo mi ha anche divertito molto pensare alla “rottura di scatole” che le continue lettere e la “non arrendevolezza” di queste ragazze abbia procurato ai “dirigenti sportivi maschi e forzuti” dell’era fascista.