23 Novembre 1980

Oggi …  32 anni! 


Non voglio fare commenti sulla mancata ricostruzione ecc.ecc.ecc.  quella è sotto gli occhi di tutti non appena ci si addentra nell’entroterra della Campania e della Basilicata…. Non voglio neanche pensare al male “umano” in termine di corruzione e malapolitica con montagne di miliardi senza controllo piovuti sulla mia Terra  …

Niente di tutto questo… oggi solo ricordi. Precisi come possono essere solo quelli delle tragedie che cambiano il mondo che ti circonda …

Domenica sera di Novembre … mamma stira, nonna ciaccola, papà fuori da qualche parte. Io, Lina, Pina e Anna in cameretta a leggere l’enciclopedia …

  • Il terremoto…all’improvviso
  • Noi che ci rifuggiamo sotto il letto … il libro vola da qualche parte
  • La voce di nonna che urla fuggite … mamma che ci viene a prendere
  • Un rumore che aumenta, la voce della terra che supera quella di nonna
  • La corsa impossibile su scale animate da forza diabolica
  • La confusione nelle mani di nonno che non aprono il portone relegandoci a restare dentro nonostante tutto intorno cade …
  • La paura sulla faccia di mio papà…dopo una corsa a piedi da dov’era fino a casa
  • L’effetto dell’alcol su un passante che cancella i segni del terremoto
  • La nebbia …
  • La pipì addosso …
  • L’euforia di tutti per esserci ancora …
  • La conta di chi manca…
  • Le risate liberatorie …
  • La paura vera, viscerale e piena, alla seconda scossa di assestamento….
  • La notte in macchina al campo sportivo …
  • La voce di un signore al TG che dice: Qui non è rimasto attaccato neanche Cristo alla Croce.

Quella sera per me fu la 1° volta di tante cose. Mai avevo pensato che la casa potesse trasformarsi anche in una trappola; mai avevo pensato che papà potesse essere spaventato, su mamma nutrivo qualche dubbio ma papà fu una vera sorpresa; mai avevo pensato che i grandi non sapessero cosa fare e quella sera erano tutti confusi; mai avevo pensato che la Natura potesse essere così forte e crudele … il cielo rosso cupo che avvolse l’orizzonte era qualcosa di assolutamente nuovo e non si è mai più ripetuto.
E in ultimo, mai avrei pensato di rallegrarmi perchè anche se ci era passato vicino, la scossa aveva colpito altre persone, non la mia famiglia, altri palazzi, non la mia casa. A 8 anni compresi, vergognandomene, che tra me e gli altri … era meglio agli altri!
Novanta secondi ( tanto durò la scossa ) segnarono il passaggio tra l’innocenza e la consapevolezza.
E mentre io mi rendevo conto di tutto questo, il 23 Novembre 1980 il terremoto provocò 2.914 morti, 8.848 feriti e migliaia di sfollati.

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