Io prima di te di Jojo Moyes

 

Per chi pensa di volere una lettura leggera (un Harmony per intenderci) può lasciare questo libro da parte perché non corrisponderebbe alle aspettative, nonostante la copertina e la pubblicità con il quale è stato promosso.

Per chi, invece, vuole una lettura lieve su un argomento pesante e difficile quale l’eutanasia allora questo libro è la giusta soluzione.

Io ero partita con le intenzioni della leggerezza e mi sono ritrovata a pensare e a riflettere. La storia d’amore che nasce tra i due protagonisti – lei giovane ragazza inglese figlia della crisi economica e di violenze di bulli in giovane età, lui ricco e rampante finanziere della City col mondo in mano – è quanto di più strano possa essere, eppure il miracolo avviene. Ma questo non elimina di dolore dalla vita di lui, costretto su una sedia a rotelle, senza possibilità di movimento, dopo un terribile incidente. E il dolore lo condurrà verso una fine estrema, ragionata e voluta. Nemmeno l’amore di lei potrà fargli cambiare idea.
La trama è questa, la lettura è veloce, la scrittura scorrevole e i dialoghi sono, secondo me, la parte migliore.

Eppure dopo averlo letto sono partite a raffica le domande. Domande che di norma da una lettura Harmony dovrebbero essere sedate non rinfocolate.
Se lui era innamorato, veramente innamorato, avrebbe scelto di morire? Val la pena viverla comunque la vita, anche in quelle condizioni di estremo disagio? Come si affronta il dolore, sapendolo poi come parte integrante della vita per sempre? Si può biasimare qualcuno per aver voluto scegliere il momento della propria morte oppure questa scelta è così personale che bisogna rispettare il volere di ciascuno, se la scelta è fatta in piena libertà? Il libero arbitrio dove si ferma, davanti a quale scelta? Una nostra libera scelta se voluta, se meditata, se “giusta” per noi non dovrebbe far del male agli altri, alle persone vicine? Ed infine, come può un genitore accettare la morte del proprio figlio, anche se la vita giornaliera è fonte di dolore sia fisico che morale per lui?
E potrei andare avanti ancora per molto, ma mi fermo perché credo che per un libro nato con un intento ben diverso, nella postfazione l’autrice definisce questa una semplice storia d’amore, sia riuscito ad andare oltre e l’abbia saputo fare con maestria.

Consiglio la lettura a tutti . Le risposte alle domande ciascuno le dia a modo suo 🙂
Ringrazio Valentina per avermi regalato questo libro.

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